#NATISENZALIBRETTODISTRUZIONI#

…ma naturalmente attrezzati

Cosa potrebbe essermi utile sapere o ricordare?

Ci sono degli aspetti di noi che diamo per scontati, spesso sottovalutandone il potenziale.

Ne cito alcuni peculiari per il nostro benessere:

  • Ho un CERVELLO programmato dall’evoluzione per farmi vivere e bene.
  • Ho dei BISOGNI fisici, emotivi e psicologici.
  • Ho un CORPO con un’efficienza sviluppata in milioni di anni di evoluzione[1] e con sottovalutate capacità di preservazione di sé stesso e auto-riparazione.
  • Ho un SISTEMA IMMUNITARIO intelligente che non necessita di essere rinforzato, ma capito, la cui funzione è distinguere il sé (self) da ciò che è estraneo (non-self), ciò che mi appartiene da ciò che non mi appartiene, e risulta dannoso per la mia integrità. Più che difendere, definisce il limite tra me e l’altro.
  • Ho una MENTE consapevole di sé stessa che crea continuamente immagini, di sé e del percepito, nello scorrere del tempo (Personalità e Storia Personale).

Se viene minacciata la sopravvivenza, una funzione biologica, l’integrità o i bisogni primari (Coerenza Biologica) si attiverà un Conflitto Biologico: il cervello orchestra questa incredibile operazione, che prevede l’attivazione di programmi sensati, speciali e specifici, per affrontare l’emergenza e riportarmi al vivere e bene. La maggior parte di ciò che chiamiamo comunemente sintomi e malattie, sono parti di questi processi. Hanno un loro senso e sarebbero da agevolare, non combattere. Se la minaccia persiste, la funzione continua ad essere ostacolata o il bisogno inappagato, avremo recidive, aggravamento o spostamento dei sintomi, fino alla MORTE.

A volte, uno schema comportamentale o l’identificazione della mente con un ruolo blocca, soffoca, reprime il naturale impulso del mio cervello a farmi vivere e bene.

Se due o più identificazioni dell’io (ad esempio il ruolo di madre, quello di moglie e ciò che svolgo come lavoro) vanno in contrasto bloccando una o più parti della mia vita (Coerenza Autobiografica) si sarà attivato un conflitto psicologico. Anche questo catalizza somatizzazioni, che in genere non rispondono ai farmaci, e blocchi nel flusso della vita: perdo il lavoro, le cose non vanno come vorrei, la mia relazione salta…

La linea che separa conflitti biologici e psicologici non è sempre netta: soprattutto nel lungo termine, anche un problema psicologico può finire per intaccare i bisogni primari.

Nell’attivazione e nella soluzione dei conflitti, di qualunque natura, hanno un ruolo determinante: la PAURA e la SOLITUDINE/ISOLAMENTO.

La PAURA già da sola, che sia reale o percepita, può attivare un conflitto.

SOLITUDINE e ISOLAMENTO non sono da intendere in senso solo fisico e letterale: vivo da eremita su un cucuzzolo. Le peggiori forme di solitudine si patiscono quando si è in mezzo agli altri e ci si sente soli, non compresi… o peggio, biasimati e criticati.

Spesso la chiave non è solo in cosa si fa, ma in come lo si fa. A volte è una questione di ordine: se pulisco per terra e poi faccio le polveri, probabilmente dovrò ripassare il pavimento… se metto il lievito nella torta dopo averla messa in forno, sarà dura che lieviti… Inoltre, mettere attenzione e amore in ciò che si fa, che sia una torta, un’operazione chirurgica a cuore aperto o pulire il bagno, cambia radicalmente la qualità delle proprie azioni, del tempo speso e del risultato. Potrei citare esempi di studi scientifici, ma non c’è niente di meglio di provare, per credere!

Infine, siamo costantemente connessi, consapevoli o meno, con tutto ciò che ci circonda, microcosmi dentro macrocosmi, con chi c’è e chi c’è stato, con ciò che c’è e ciò che c’è stato. Dentro di noi c’è la memoria di tutto il sentito e il percepito! …solo che non tutto è accessibile, quanto meno alla COSCIENZA. A volte il segnale arriva pulito, a volte ci sono interferenze, a volte è bloccato…ma il punto è: ne siamo costantemente influenzati. Ci fa guardare il mondo con delle lenti che a volte, però, distorcono la realtà fino a deformarla (per approfondire: il punto di vista). Ci fa reagire secondo schemi comportamentali non più sensati ai fini del nostro benessere: vivere e bene. (continua…)


[1] Wikipedia – Homo habilis circa 2,5 milioni di anni fa.